IL GALATA MORENTE

Il galata morente, Musei Capitolini, Roma; copia romana
(particolare)

Il volto del galata morente, che è scolpito con estrema accuratezza, rispecchia alla perfezione la fisionomia dei Celti: labbra ben disegnate e carnose dalle quali si può facilmente intravedere la dentatura superiore, baffi folti e scompigliati, naso sottile, zigomi pronunciati e occhi con spazio orbitale non caratterizzato. Le rughe sulla fronte ed un leggero rigonfiamento all'altezza delle tempie ci fanno capire la resistenza al dolore del guerriero in punto di morte. I capelli sono folti e divisi in ciocche, ma la rifinitura della capigliatura non è molto curata, in alcuni punti sembra solo abbozzata. Nulla in questo volto sembra volerci dimostrare la rassegnazione del gallo al dolore e alla morte, al contrario il suo volto sembra avere una espressione fiera che non accenna minimamente all'abbandono; si potrebbe pensare ad un guerriero non sottomesso, che si astrae dalla morte e sembra isolarsi da ogni contesto.