Da anni, nel brevissimo tragitto per tornare a casa dalla piazza del Beaubourg, per evitare in parte il rumore del traffico di rue Beauborg, percorriamo una scorciatoia che attraversa il Passage de l'Horloge. Inevitabile dare un'occhiata al grosso manufatto metallico, collocato a tre metri d'altezza, che dà il nome al passage. Si tratta di un orolgio meccanico animato che, allo scoccare delle ore, mette in moto le allarmanti figure dorate che lo compongono, ma non funziona mai: problemi di manutenzione? La novità è che, di recente, sotto l'enorme complesso bronzeo, anchilosato e immobile da anni, hanno piazzato un esplicito cartello "en panne" che risparmia la delusione agli speranzosi passanti che si fermavano a becco in su, in attesa di vedere il mostro mettersi in movimento allo scoccare dell'ora. Spero che, prima o poi, tolgano il cartello e rimettano in funzione l'orologio: chissà cosa combinano "i difensori del tempo", quando potranno finalmente scatenarsi come facevano in gioventù?

Foto scattata il 1 novembre 2010 nel Passage de l'Horloge a Paris L'automa "Défenseur du temps" (1979) è di Jacques Monestier
Pubblicato da Alessandro C. Candeli (@lec) dom 14 novembre 2010
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non possumus; // alii simul delinquunt, censores
sumus." (*)
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