La ruota quadrata

A forza di pensare inventò la ruota quadrata
Bella solida piena e ben proporzionata
Ma c'era ancora qualcosa da perfezionare
Così prese la lima e cominciò a limare
Lima oggi lima domani fece la ruota circolare

Guardalo su YOUTUBE

FFP0

Ho fatto il bucato alle mascherine
Le ho lavate con acqua e sapine
Son stata attenta a non fargli del male
Perché voglio mettermele per carnevale
Così belle colorate son proprio carine

Guardalo su YOUTUBE

La fontana

Non un Nettuno o una ninfa marina
Ma una elegante piccola ballerina
Si ergeva al centro di una fontana
La spuma e gli spruzzi erano la sua sottana
E le conferivano una leggerezza divina

Il corpetto

Corpetto non è tanto un grazioso vezzeggiativo
Ma piuttosto un vero e proprio sostantivo
Un tempo era parte della biancheria nascosta
Oggi le belle signore lo portano in bellavista
Promuovendolo a capo elegante e seduttivo

Impalatabile

Non so se per chi scrive sia uno spasso
Girare e rigirare attorno allo stesso osso
Di certo a chi legge risulta prolisso
Questo accanirsi attorno a un chiodo fisso
Un boccone gustoso come uno stoccafisso

Cappuccino e croissant

Un cappuccino e un croissant salato
Hanno pochi rivali nel nostro creato
Ma se te li vuoi gustare veramente
Devi intingere il croissant nel liquido bollente
Per ritrovarti in bocca una delizia persistente

Candore

Ai tempi in cui la giovane contadina
Si cospargeva le guance di bianca farina
Mascherando l'abbronzatura per pudore
E apparire in viso come le belle signore
Era molto diverso anche il concetto di candore

Successo e merito

Successo e merito sono molto distanti
Ma appaiono falsamente somiglianti
Plaudire al successo ottenuto
E negare il merito dovuto
È costume diffuso fra gl'ignoranti

Fuori dal guscio

Volare nuotare camminare strisciare rotolare
Sono i modi che si offrono a chi si vuole spostare
Ma anche pensare immaginare sognare
Per uscire dal proprio guscio senza faticare
Non sono certo opzioni da dover scartare

La vita

Quel mistero delle cose che chiamiamo vita
Con il tempo si assottiglia e sfugge tra le dita
È naturale e non ci deve angosciare
Quando è l'ora bisogna lasciarla andare
Sarebbe stolto e inutile volerla fermare

La meridiana umana

Ritratto di contadina - Van Gogh

Come un'infallibile solida meridiana
Sapeva l'ora senza orologio né campana
Guardava le ombre fuori dalla finestra
Per sapere se era già tardi o ancora presto
Imponeva al tempo una dimensione umana

Princeps

Augusto (di Prima Porta)

Marciando diritto sulla linea del suo vantaggio
Come ricerca il sapere l'uomo saggio
Aveva accumulato grandi ricchezze e onori
E causato altrui indicibili pene e dolori
Circondato da una gregge di vili adulatori

Baptistine


Baptistine personaggio de "I miserabili"

Sottile quasi diafana senza venustà
Possedeva la bellezza della bontà
Alla fine di una vita passata a far del bene
A comprendere ed alleviare le altrui pene
Agli occhi di molti impersonava una laica santità

La candela



Quando mancava la luce di sera
Cominciava la ricerca di una candela
Poi con uno zolfanello veniva accesa
E una luce da cantina di nuovo si diffondeva
Ma era l'ombra ballerina che prevaleva

La badante



Non so che farmene di una badante
Che spolvera i libri e innaffia le piante
Una povera donna che ha dovuto lasciare
La sua famiglia in un gelido casolare
Dove ogni notte sogna di tornare

Antiquata



Composta austera sempre misurata
Nel parlare e nel vestire si mostrava antiquata
Era un modo garbato di esprimere avversione
Per gli atteggiamenti della nuova generazione
Così contrastanti con la sua educazione

D'inverno



Al sole pallido era seguito un crepuscolo precoce
Alla fine di una giornata fredda breve senza luce
Chiazze di neve sporca restavano sul prato
Steso sulle corde il bucato era ghiacciato
Un silenzio di piombo si diffondeva dal lampione fulminato

Il montgomery



Non so bene per quale ragione
Per il montgomery ho una predilezione
Come la pipa è ormai fuori corso
Adatto soltanto ad un vecchio orso
Ignaro di mode e tendenze di stagione

L'oblio



Per evitare colpevolmente che il rinvio
Degenerasse in riprovevole oblio
Dalla capace tasca della marsina
Estrassi una minuscola matitina
Per annotare prontamente il dover mio

La commedia quotidiana



Con una risata forzata e sguaiata
Accompagnava una battuta stentata
Per sottolineare la sua cordialità
Falsa e maldestramente ostentata
Della quotidiana commedia mal recitata

Igor


Igor il gobbo di "Frankenstein junior"

Ingobbito malfermo appoggiato al banco
Sembrava più storto che stanco
Ognuno ha il suo gusto ripeteva
Al barista paziente che lo assecondava
Mentre il suo mantra ossessivamente reiterava

Meglio soli...



Dicono che l'uomo è un animale sociale
In altre parole che da soli si sta male
Io dico che dipende dalla compagnia
Da certi compagni vorrei solo scappare via
Ma un buon amico è il meglio che ci sia