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Le biblioteche        

     Le biblioteche sono i luoghi dove incontriamo per la prima volta alcuni dei personaggi principali del romanzo: Roland Mitchell all'interno della London Library; il suo collega James Blackadder, la segretaria Paola e Beatrice Nest sono presentati come abitanti polverosi della cosiddetta Ash Factory, luogo sotterraneo e angusto collegato tramite un tunnel al British Museum; Cropper è ritratto diffusamente all'interno della Stant Collection, l'edificio in cui sono raccolti oggetti e lettere appartenuti ad Ash. Analogo procedimento viene adottato per Maud Bailey la cui descrizione iniziale è inscindibile dalla successiva presentazione del luogo in cui studia e vive. Grazie a questa strategia che affianca in pagine contigue la descrizione degli studiosi a quelle dei luoghi in cui vivono, A.S.Byatt suggerisce, anche ad un livello superficiale, quel rapporto strettissimo e quella continuità tra spazi e loro abitanti che caratterizza questi personaggi.

     La natura di questo rapporto è quello di una simbiosi e identificazione che, sebbene riguardi la relazione degli spazi con coloro che vi lavorano, sembra assumere un valore più generale. Si può dire in altri termini che si tratta di un rapporto di necessità e di continuità tra contenitori e contenuti che vede il personaggio incapace di vivere il proprio ambiente come luogo esterno a sé. Ne è conferma l'omogeneità tra le forme dello spazio, sferiche, chiuse, protettrici e imprigionanti al tempo stesso, e il modo con cui i personaggi vi si riconoscono.

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